Dopo un mese di pausa (scusate ma proprio non ce l'ho fatta in giugno a pubblicare il post: nelle settimane precedenti non ero riuscita a leggere praticamente nulla...), ritorna la rubrica del primo lunedì del mese:
Ad un anno di distanza dalla sua morte, mi sono ritrovata tra le mani questo libro di Giorgio Faletti che avevo acquistato a suo tempo ma ancora non avevo letto: "Tre atti e due tempi".
E' la storia di un ex pugile, ormai non più giovanissimo, vedovo e con un figlio che gioca a calcio in una squadra di serie B.
Il protagonista Silvano detto Silver, perchè
"...la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve. Soprattutto quando ti presenti al bar dopo un combattimento con un occhio così nero da sembrare coperto dalla pezzuola di un pirata e uno di tice che assomigli a Long John Silver, quello dell'Isola del Tesoro."
in gioventù ha commesso alcuni errori, roba di scommesse, incontri di boxe truccati.... che l'hanno portato a passare qualche anno in prigione.
Una volta uscito però ha rigato dritto, si è sposato ed ha avuto un figlio che ora fa il calciatore.
La squadra dove gioca il figlio, e nella quale Silver è un addetto ai lavori, è in zona promozione: l'ultima partita è decisiva per stabilire chi passerà agli onori della cronaca e proprio alla vigilia di questo incontro Silver scopre che il figlio, con il quale non c'è proprio un rapporto idilliaco, si è prestato ad un lurido gioco di scommesse e alla vendita della partita.
A Silver sembra di tornare indietro nel tempo: lui quegli errori li ha già fatti e li ha pagati cari finendo in prigione... perchè deve succedere la stessa cosa anche a suo figlio?
E' una cosa che gli fà troppo male... non può permetterlo... così inizia una serie di "manovre", un po' calcolate e un po' dettate dal caso, per riuscire ad evitare questa cosa.
Il libro è scritto con una dovizia di particolari ed una precisione tali che ti sembra di essere lì a guardare la storia sbirciando dal buco della serratura.
Mi è piaciuto molto ma a dire la verità... non come mi sono piaciuti gli altri suoi scritti!
Abituata ai romanzi di Faletti con 500 pagine e più, questo che ne ha solo 133, in realtà lo definirei più un racconto che un romanzo!
Di solito nei suoi libri c'è più di una sola storia: imprevisti e colpi di scena fanno da sfondo ad un intreccio di varie storie che rendono il romanzo bello "corposo" e pieno!
Questo l'ho finito troppo presto, è quasi volato via e mi ha lasciato un po' d'amaro in bocca... e non ho potuto non fare il paragone con lo stesso Giorgio Faletti: anche lui ha finito la sua vita troppo presto, è volato via... e la sua morte mi ha lasciato un gusto davvero amaro in bocca!!!
Come segnalibro ho usato quello che ho realizzato apposta per lui, quello che uso sempre quando leggo i sui libri (ne avevo già parlato QUI)
Come ultima cosa vorrei mostrarvi una foto (secondo me meravigliosa) che in questi giorni "rimbalza" in rete tra un social e l'altro...
L'ha condivisa Angelo Branduardi, amico di Giorgio Faletti e con il quale aveva collaborato in più di un'occasione.Era accompagnata da queste sue parole:
Ciao Giorgio,
Stamattina dappertutto leggo cose strane, del tipo che saresti morto giusto un anno fa.
Ora sai benissimo, caro signor Faletti, che lo scherzo è bello quando dura poco e chissà perchè hai deciso di farlo durare per l'eternità. Dovresti smetterla di nasconderti agli occhi e apparire solo nei cuori di quelle tante, tantissime persone che, come me, non ti dimenticano. Continui a volteggiare, da saltibanco quale sei, nella nostra anima, ora con le tue parole, ora con la tua voce, o con quelle belle immagini che parlano di te.
Suvvia Giorgio, vorresti farci credere che sei morto e continui a pubblicare cose nuove, continui a regalarci nuove emozioni. Sei sempre il solito burlone.
A proposito: quando ti ho nominato per la secchiata dell' Ice-bucket ho poi saputo che te la sei data con l'acqua tiepida. Che imbroglione! Ma almeno dove sei ora, vuoi comportarti da persona seria?
Ti saluto con un forte abbraccio.
Angelo
E io non aggiungo altro!
che bello questo post cara a presto
RispondiEliminaBel post!!!
RispondiEliminaHo letto alcuni libri di Faletti, bravissimo.
Questo, però, non lo conoscevo.
Grazie per la segnalazione