Sono realizzate in feltro...
...anche la scritta (che si può personalizzare) e i rametti sono realizzati in feltro.
I fiori invece sono in pannolenci che, essendo più "malleabile"
nella lavorazione, offre alla targhetta un aspetto più morbido e tenero!
Il tutto viene impreziosito dall'applicazione di
piccole perle che danno un tocco di luce e raffinatezza ed eleganza
alla composizione!
Un nastrino in tinta permette di poter appendere queste targhette
all'uscio di casa, alla porta di una camera interna o direttamente ad
una parete dell'ingresso di casa!
Le potete trovare nel mio negozio su Miss Hobby: Il Bazar di Mary Claire
Queste targhette con la scritta "WELCOME", ossia "BENVENUTI", mi danno l'occasione per esprimere la mia opinione su alcuni fatti accaduti in questi giorni a proposito di accoglienza e ospitalità e sul significato della parola BENVENUTI!
Giornali e Telegiornali hanno dato ampio spazio a due fatti accaduti alla periferia di Roma e in provincia di Treviso dove ci sono stati scontri e proteste contro la decisione di accogliere in quelle zone alcune decine di profughi.
Certe immagini devo dire che mi hanno veramente lasciato l'amaro in bocca: gente esasperata (quasi "inferocita") che urlava "Questa gente non la vogliamo qui!" e ancora: "Devono andarsene, devono andare via!"
Dall'altra parte ragazzi di colore che, dalle terrazze degli appartamenti dove erano stati alloggiati, guardavano (mi auguro senza capire il significato delle parole che venivano dette...) i residenti che protestavano.
Nella notte alcuni residenti della zona sono anche entrati negli alloggi destinati ai profughi prendendo materassi e mobilio per poi incendiarli, hanno anche impedito che venissero consegnati dei generi alimentari... Alla faccia del BENVENUTI!
Insomma davvero non mi è piaciuto ciò che ho visto e sentito... però ho anche cercato di andare oltre e mettermi nei panni di quelle persone che si son visti arrivare dall'oggi al domani più di cento profughi come nuovi vicini di casa.
Se mi fossi trovata lì, a Quinto di Treviso, in quel residence... avrei davvero dato il mio BENVENUTO a quelle persone?
Devo essere sincera.... probabilmente no!!!
Certo non avrei dato fuoco a mobili e materassi però non sarei stata contenta della situazione: come si fà a portare più di 100 profughi, tutti uomini e farli alloggiare in quartiere residenziale?
Provate a pensare a quanti sono 100...
100 uomini che non hanno lavoro, sono senza una donna, non sanno parlare la nostra lingua, non conoscono gli usi del nostro paese... pensate anche solo alla gestione dei rifiuti: secondo voi avrebbero fatto la raccolta differenziata?
E chi avrebbe portato poi i loro rifiuti negli appositi cassonetti?
Io credo che nel giro di poche settimane quella zona sarebbe diventata sudicia e malfamata, un ghetto... e voi vorreste abitare con i vostri figli in una zona così? Io no!!!
Certo la protesta ha usato dei toni esagerati ma mi sono anche chiesta se una protesta più pacata avrebbe poi ottenuto gli stessi risultati...
Purtroppo credo di no: viviamo in una società in cui chi alza la voce viene ascoltato più di quello che, a voce bassa, dice cose sensate e giuste!
E allora che si fà? Da che parte è giusto stare?
Non lo so... lancio domande a cui non so dare una risposta: come cristiana sento che è giusto accogliere tutti, dare una possibilità a tutti ma i fatti che accadono quotidianamente purtroppo incutono paura e fanno sì che quel BENVENUTI sia difficile da mettere in pratica e personalmente non mi sento di dare del "razzista" a quel giovane padre che deve pagare altri 29 anni di mutuo per quell'appartamento in cui vive ora e che rischia di venire deprezzato, o a quella ragazza che vive da sola in un appartamento di quel residence e che dice di aver paura per la presenza di tutti quegli uomini che stanno sempre in gruppo!
Spero (e prego) che le nostre istituzioni riescano a trovare una soluzione a questo problema che si sta ingigantendo sempre di più e poi... auguro a tutti che si riesca davvero ad appendere fuori dalla nostra porta di casa una targhetta con scritto "WELCOME" ma non un BENVENUTI di circostanza... ma che sia un BENVENUTI che viene direttamente dal cuore!