venerdì 21 agosto 2015

ANEMONI DI PERLE: PER UN PENSIERO, UN REGALO, UNA NASCITA... UN FIORE CHE NON APPASSIRA' MAI!

In queste ultime settimane ho preso spesso in mano le mie adorate perle: non solo per usarle come  decorazione nelle mie varie creazioni (come nel caso di queste targhette fuoriporta) ma soprattutto per creare dei fiori, per la precisione degli anemoni... ANEMONI DI PERLE!

anemoni sparsi5
Li trovo davvero deliziosi: sono di tanti colori e messi così tutti assieme mettono allegria e "sanno" di estate...

Le perline contribuiscono a dare quella luce e brillantezza che di solito hanno i fiori veri quando, la mattina con ancora i petali bagnati di rugiada, vengono baciati dai primi raggi di sole!

Certo, i fiori veri sono un'altra cosa, profumano e hanno in se la vita... vita che però non dura molto!
E' per questo che io i fiori del mio giardino non li raccolgo quasi  mai: preferisco lasciarli nel loro habitat, affinchè possano durare qualche giorno in più; in un vaso dentro casa stanno benissimo anche i fiori di perle!

Come questi... in un mazzo grande, di tanti colori....
anemoni colorati3

... oppure una mazzolino più piccolo...
mazzolino anemoni tinta arancio
...avvolto nella rete per fioristi e raccolto con un nastrino in tinta!
mazzolino anemoni rosso e corallo

Può essere appeso all'ingresso di casa, o possiamo offrirlo in dono a qualche nostra amica.
mazzolino anemoni bianco,rosso e corallo

Nelle tonalità del rosa o dell'azzurro può diventare un bellissimo pensiero da donare ad una neo-mamma...
mazzolino rosa e bianco

mazzolino azzurro e bianco

Regaliamo un fiore, un fiore che non appassirà mai!
(Li potete trovare on-line su  Il Bazar di Mary Claire, il mio negozio su Miss Hobby)

Con questo post partecipo all'inizitiva Ispirazioni d'estate
 

lunedì 3 agosto 2015

UN LIBRO AL MESE: "JACK FRUSCIANTE E' USCITO DAL GRUPPO"

 
Con il libro di questo mese continuo la mia rassegna 2015 Reading challenge (ne avevo parlato QUI).
Per la categoria "Un libro che avete a casa ma non avete mai letto" il libro di cui vi parlo oggi è "Jack Frusciante è uscito dal gruppo".
Jack Frusciante
Il protagonista della storia è Alex, un ragazzo di diciassette anni che vive a Bologna (città dove è ambientato il romanzo).
Siamo agli inizi degli anni '90 e Alex frequenta il liceo della sua città.
Come tutti i ragazzi della sua età si trova a dover fare i conti con sensazioni ed emozioni all'inizio incomprensibili, comportamenti ed atteggiamenti che cambiano... si sà, parlasi di adolescenza (ed io, avendo un figlio di sedici anni, vi posso assicurare che ne so qualcosa!).
Alex, fino ai sedici anni, era sempre stato un ragazzo ordinato, attento... il classico "bravo ragazzo", sia a scuola che in famiglia, con il tempo però inizia a comportarsi in maniera decisamente diversa: le cose e le persone che gli stanno attorno cominciano a non andargli più bene, si domanda il perchè di tante cose (e non sempre riesce a darsi una risposta).
Conosce anche una ragazza, Aidi, e per lui diventerà un punto di riferimento: solo con lei riesce a parlare di certi suoi turbamenti e lei sembra essere l'unica persona in grado di capirlo.
Alex vorrebbe che la storia con Aidi diventasse una relazione amorosa a tutti gli effetti ma lei è frenata dal fatto che dovrà partire per alcuni mesi: andrà a studiare in America e non vuole soffrire troppo per il distacco, cerca quindi di fare in modo che la loro sia una relazione solo platonica.
Il loro rapporto si basa su un'intensa amicizia ed è contornata da citazioni musicali e letterarie che rendono molto piacevole la lettura.
Passando attraverso storie tipiche per quell'età, quali la scuola, le uscite con gli amici, i contrasti con i genitori, si arriva a quello che è il culmine del romanzo, il fatto che cambierà il tono di tutta la narrazione successiva: uno degli amici di Alex, Martino, si suicida per la vergogna di essere stato trovato in possesso di droga. L'episodio farà riflettere molto Alex: tutti hanno una loro opinione, tutti hanno qualcosa da dire su questo ragazzo, lui però conosceva Martino, lui sapeva davvero chi era...  questo fatto fa capire ad Alex quanto sia importante pensare con la propria testa, avere le proprie idee e quanto sia essenziale far valere la propria volontà e personalità, anche se questa ti porta ad uscire fuori dal "cerchio che ci hanno disegnato intorno"... ad "uscire dal gruppo" proprio come ha fatto J. Frusciante.
Il titolo del libro infatti si riferisce ad un fatto realmente accaduto: nel 1992 John Frusciante (diventato Jack nel libro per motivi di diritti d'autore),  l'allora chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, lascia inaspettatamente il gruppo, durante una tournée all'apice della popolarità.
L'episodio è oggetto di una breve riflessione da parte del protagonista, che non riesce a spiegarsi il motivo di un simile gesto. Il tempo e i fatti della vita lo porteranno a comprendere che a volte è necessario "uscire dal gruppo", inteso come  "uscire dalle consuetudine, dagli schemi sociali".

Il libro mi è piaciuto molto e ho rivissuto alcuni dubbi, sensazioni, turbamenti che ho provato a 17 anni e che ora sta probabilmente attraversando anche mio figlio... credo non sia un caso che io abbia letto questo libro solo ora nonostante ce l'avessi in casa da tanti anni: di certo leggerlo adesso mi ha fatto tornare in sintonia con quell'età e comprendere un po' meglio (spero) un figlio 16enne!

Ora il segnalibro: il mese scorso mio nipote ha compiuto 18 anni ed avendogli regalato un libro avevo realizzato per lui anche un segnalibro. Lo trovo adatto anche a questo libro: in fin dei conti 18 anni non sono poi così lontani dai 17 del protagonista del libro!
Ecco quindi un segnalibro con in evidenza un bel numero 18, embossato usando la Big Shot!



tre atti e due tempi segnalibro5

Da un cartone un po' spesso ho tagliato i numeri...
tre atti e due tempi segnalibro1
... ho poi posizionato sul piano della Big nell'ordine: la piattaforma multiuso che c'è in dotazione, i numeri ricavati dal cartone, il cartoncino dove volevo far venire i numeri in rilievo e l'apposito tappettino che serve per embossare.
tre atti e due tempi segnalibro2
Mettere il "panino" così ottenuto tra i due pad in dotazione e passare sotto i rulli, il cartoncino verrà quindi "embossato" con un bel numero 18 in rilievo!
tre atti e due tempi segnalibro3
Ho poi piegato il cartoncino lasciando il 18 al centro e chiudendo i due lembi fra di loro sul retro, messo un filo di colla sul fondo in modo che il mio cartoncino embossato in realtà facesse la funzione di una piccola busta.
Ho colorato il tutto con gli inchiostri per timbri passando maggiormente sui bordi e sulle parti in rilievo così il numero risalta maggiormente.
Dentro ho messo un piccolo biglietto con una dedica per il mio "nipotone" diventato maggiorenne.
 tre atti e due tempi segnalibro5
Come segnalibro si può utilizzare anche solo la busta se si vuole che il biglietto resti un messaggio personale!
tre atti e due tempi segnalibro4
Buona lettura a tutti!!!

domenica 19 luglio 2015

TARGHETTE "WELCOME"... E CHE SIA UN "BENVENUTI" CHE VIENE DAL CUORE!

Alcune targhette con la scritta "WELCOME"!
targhetta marrone e bianca
Sono realizzate in feltro...
targhetta bianca scritta grigia
...anche la scritta (che si può personalizzare) e i rametti sono realizzati in feltro.
targhetta marrone e panna
I fiori invece sono in pannolenci che, essendo più "malleabile" nella lavorazione, offre alla targhetta un aspetto più morbido e tenero!
targhetta bianca e bordò
Il tutto viene impreziosito dall'applicazione di piccole perle che danno un tocco di luce e raffinatezza ed eleganza alla composizione!
targhetta fuoriporta welcome rosa fiori viola e gialli
Un nastrino in tinta permette di poter appendere queste targhette all'uscio di casa, alla porta di una camera interna o direttamente ad una parete dell'ingresso di casa!
 targhetta grigio fiori rosa bianco
Le potete trovare nel mio negozio su Miss Hobby:  Il Bazar di Mary Claire
targhetta fuoriporta welcome lilla fiori panna
Queste targhette con la scritta "WELCOME", ossia "BENVENUTI", mi danno l'occasione per esprimere la mia opinione su alcuni fatti accaduti in questi giorni a proposito di accoglienza e ospitalità e sul significato della parola BENVENUTI!
Giornali e Telegiornali hanno dato ampio spazio a due fatti accaduti alla periferia di Roma e in provincia di Treviso dove ci sono stati scontri e proteste contro la decisione di accogliere in quelle zone alcune decine di profughi.
Certe immagini devo dire che mi hanno veramente lasciato l'amaro in bocca: gente esasperata (quasi "inferocita") che urlava "Questa gente non la vogliamo qui!" e ancora: "Devono andarsene, devono andare via!"
Dall'altra parte ragazzi di colore che, dalle terrazze degli appartamenti dove erano stati alloggiati, guardavano (mi auguro senza capire il significato delle parole che venivano dette...) i residenti che protestavano. 
Nella notte alcuni residenti della zona sono anche entrati negli alloggi destinati ai profughi prendendo materassi e mobilio per poi incendiarli, hanno anche impedito che venissero consegnati dei generi alimentari... Alla faccia del BENVENUTI!
Insomma davvero non mi è piaciuto ciò che ho visto e sentito... però ho anche cercato di andare oltre e mettermi nei panni di quelle persone che si son visti arrivare dall'oggi al domani più di cento profughi come nuovi vicini di casa.
Se mi fossi trovata lì, a Quinto di Treviso, in quel residence... avrei davvero dato il mio BENVENUTO a quelle persone?
Devo essere sincera.... probabilmente no!!!
Certo non avrei dato fuoco a mobili e materassi però non sarei stata contenta della situazione: come si fà a portare più di 100 profughi, tutti uomini e farli alloggiare in quartiere residenziale?
Provate a pensare a quanti sono 100... 
100 uomini che non hanno lavoro, sono senza una donna, non sanno parlare la nostra lingua, non conoscono gli usi del nostro paese... pensate anche solo alla gestione dei rifiuti: secondo voi avrebbero fatto la raccolta differenziata? 
E chi avrebbe portato poi i loro rifiuti negli appositi cassonetti? 
Io credo che nel giro di poche settimane quella zona sarebbe diventata sudicia e malfamata, un ghetto... e voi vorreste abitare con i vostri figli in una zona così? Io no!!!
Certo la protesta ha usato dei toni esagerati ma mi sono anche chiesta se una protesta più pacata avrebbe poi ottenuto gli stessi risultati...
Purtroppo credo di no: viviamo in una società in cui chi alza la voce viene ascoltato più di quello che, a voce bassa, dice cose sensate e giuste!
E allora che si fà? Da che parte è giusto stare?
Non lo so... lancio domande a cui non so dare una risposta: come cristiana sento che è giusto accogliere tutti, dare una possibilità a tutti ma i fatti che accadono quotidianamente purtroppo incutono paura e fanno sì che quel BENVENUTI sia difficile da mettere in pratica e personalmente non mi sento di dare del "razzista" a quel giovane padre che deve pagare altri 29 anni di mutuo per quell'appartamento in cui vive ora e che rischia di venire deprezzato, o a quella ragazza che vive da sola in un appartamento di quel residence e che dice di aver paura per la presenza di tutti quegli uomini che stanno sempre in gruppo!
Spero (e prego) che le nostre istituzioni riescano a trovare una soluzione a questo problema che si sta ingigantendo sempre di più e poi... auguro a tutti che si riesca davvero ad appendere fuori dalla nostra porta di casa una targhetta con scritto "WELCOME" ma non un BENVENUTI di circostanza...  ma che sia un BENVENUTI che viene direttamente dal cuore!






lunedì 6 luglio 2015

UN LIBRO AL MESE: "TRE ATTI E DUE TEMPI"

Dopo un mese di pausa (scusate ma proprio non ce l'ho fatta in giugno a pubblicare il post: nelle settimane precedenti non ero riuscita a leggere praticamente nulla...), ritorna la rubrica del primo lunedì del mese:

Ad un anno di distanza dalla sua morte, mi sono ritrovata tra le mani questo libro di Giorgio Faletti che avevo acquistato a suo tempo ma ancora non avevo letto: "Tre atti e due tempi".

tre atti e due tempi
E' la storia di un ex pugile, ormai non più giovanissimo, vedovo e con un figlio che gioca a calcio in una squadra di serie B.
Il protagonista Silvano detto Silver, perchè
"...la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve. Soprattutto quando ti presenti al bar dopo un combattimento con un occhio così nero da sembrare coperto dalla pezzuola di un pirata e uno di tice che assomigli a Long John Silver, quello dell'Isola del Tesoro."
in gioventù ha commesso alcuni errori, roba di scommesse, incontri di boxe truccati....  che l'hanno portato a passare qualche anno in prigione.
Una volta uscito però ha rigato dritto, si è sposato ed ha avuto un figlio che ora fa il calciatore.
La squadra dove gioca il figlio, e nella quale Silver è un addetto ai lavori, è in zona promozione: l'ultima partita è decisiva per stabilire chi passerà agli onori della cronaca e proprio alla vigilia di questo incontro Silver scopre che il figlio, con il quale non c'è proprio un rapporto idilliaco, si è prestato ad un lurido gioco di scommesse e alla vendita della partita.
A Silver sembra di tornare indietro nel tempo: lui quegli errori li ha già fatti e li ha pagati cari finendo in prigione... perchè deve succedere la stessa cosa anche a suo figlio?
E' una cosa che gli fà troppo male... non può permetterlo... così inizia una serie di "manovre", un po' calcolate e un po' dettate dal caso, per riuscire ad evitare questa cosa.

Il libro è scritto con una dovizia di particolari ed una precisione tali che ti sembra di essere lì a guardare la storia sbirciando dal buco della serratura.

Mi è piaciuto molto ma a dire la verità... non come mi sono piaciuti gli altri suoi scritti!
Abituata ai romanzi di Faletti con 500 pagine e più, questo che ne ha solo 133, in realtà lo definirei più un racconto che un romanzo!
Di solito nei suoi libri c'è più di una sola storia: imprevisti e colpi di scena fanno da sfondo ad un intreccio di varie storie che rendono il romanzo bello "corposo" e pieno!
Questo l'ho finito troppo presto, è quasi volato via e mi ha lasciato un po' d'amaro in bocca... e non ho potuto non fare il paragone con lo stesso Giorgio Faletti: anche lui ha finito la sua vita troppo presto, è volato via... e la sua morte mi ha lasciato un gusto davvero amaro in bocca!!!

Come segnalibro ho usato quello che ho realizzato apposta per lui, quello che uso sempre quando leggo i sui libri (ne avevo già parlato QUI)

Come ultima cosa vorrei mostrarvi una foto (secondo me meravigliosa) che in questi giorni "rimbalza" in rete tra un social e l'altro...
L'ha condivisa Angelo Branduardi, amico di Giorgio Faletti e con il quale aveva collaborato in più di un'occasione.
Era accompagnata da queste sue parole:
Ciao Giorgio,
Stamattina dappertutto leggo cose strane, del tipo che saresti morto giusto un anno fa.
Ora sai benissimo, caro signor Faletti, che lo scherzo è bello quando dura poco e chissà perchè hai deciso di farlo durare per l'eternità. Dovresti smetterla di nasconderti agli occhi e apparire solo nei cuori di quelle tante, tantissime persone che, come me, non ti dimenticano. Continui a volteggiare, da saltibanco quale sei, nella nostra anima, ora con le tue parole, ora con la tua voce, o con quelle belle immagini che parlano di te.
Suvvia Giorgio, vorresti farci credere che sei morto e continui a pubblicare cose nuove, continui a regalarci nuove emozioni. Sei sempre il solito burlone.
A proposito: quando ti ho nominato per la secchiata dell' Ice-bucket ho poi saputo che te la sei data con l'acqua tiepida. Che imbroglione! Ma almeno dove sei ora, vuoi comportarti da persona seria?
Ti saluto con un forte abbraccio.
Angelo

E io non aggiungo altro!

giovedì 2 luglio 2015

TARGHETTE PER ANNUNCIARE UNA NASCITA

Ciao a tutti, è da più di un mese che non pubblico sul blog... mamma mia!
Purtroppo il marito non si è ancora ristabilito: la rottura del tendine d'achille è più "rognosa" di quanto ci aspettassimo e, nonostante siano passati già più di due mesi dall'infortunio, ancora non può muoversi... povero lui... e povera anch'io che mi ritrovo a dover correre di qua e di là!
Tempo libero quindi ne ho davvero poco ma quel poco che ho avuto in queste settimane, l'ho usato per creare delle targhette in feltro che ho regalato a due giovani neo-mamme!
Le targhette sono entrambe in rosa: portano il nome della bimba appena arrivata e sono decorate con nastrini, pizzi, qualche perlina e altri elementi quali cuori, fiori, farfalline in feltro.
nascita femmina
Per realizzarle ho usato la Big Shot: con l'apposita fustella ho tagliato la targhetta, con la fustella alfabeto ho tagliato le lettere che poi ho incollato per formare il nome, abbellito il tutto a piacere... et voilà, ecco pronte due romantiche e dolcissime targhette per Laura e Caterina!
nascita femmina2
La targhetta è provvista di due forellini in altro dove è possibile far passare un nastrino per poterla così appendere sopra alla culla, o sulla porta della cameretta o in qualsiasi altro posto si desideri.  
Può essere una valida alternativa al classico fiocco nascita oppure un originale biglietto di benvenuto da regalare ai nuovi arrivati.
Fatalità queste sono entrambe per femminucce ma si possono realizzare ovviamente anche in azzurro per maschietti, magari abbellendole con sagome di macchinine o orsetti anzichè fiori e farfalline...
Realizzandole poi in altri colori possono essere regalate anche a bambini più grandi, inserendo soggetti personalizzati: per una bimba che pratica danza si possono abbellire con un tutù o delle scarpette da ballerina, per un bimbo appassionato di calcio di possono usare i colori della sua squadra del cuore...le possibilità sono infinite, basta mettere in moto la fantasia!
Provate a realizzarle anche voi, se invece le volete già pronte le potete trovare nel mio negozio on-line IL BAZAR DI MARY CLAIRE

mercoledì 27 maggio 2015

PRIMA COMUNIONE: LE BOMBONIERE!

Ciao a tutti,
come promesso qualche giorno fa, eccomi a farvi vedere le bomboniere che ho preparato per la Prima Comunione della mia piccoletta.
Eccole!!!
bomboniere finite
Ma... cosa sono?  
Barattoli con sale aromatizzato!
Qui c'è da fare una premessa per spiegare come mai abbiamo scelto proprio il sale...
Come forse vi ho già accennato, ho una nipotina che abita vicino a noi e che ha la stessa età della mia piccoletta... le due cuginette quindi hanno fatto la Prima Comunione insieme ed era normale festeggiare assieme!
Ora, visto che per ovvi motivi alcuni invitati erano gli stessi sia per noi che per loro, io e mia cognata ci siamo "scervellate" per giorni per trovare una bomboniera "giusta": le due cuginette non potevano avere bomboniere molto diverse tra loro (ci sarebbero stati sicuramente paragoni... ), ma ciò voleva dire che alcuni invitati avrebbero avuto 2 bomboniere uguali? Certo che no!!!
Pensa e ripensa... doveva essere qualcosa che fosse simile ma non uguale... e poi... noi volevamo che fosse qualcosa che richiamasse al significato della Comunione: la Tavola, il Pane!
Ecco quindi l'idea del sale: è uno degli ingredienti con cui si fa il pane, nella nostra tavola non manca e anche se non è indispensabile, contribuisce senz'altro a dare un tocco di sapore in più. Il fatto poi di "aromatizzarlo" permetteva alle due cuginette di avere la stessa bomboniera ma leggermente diversa: bastava aggiungere al sale degli aromi differenti! Ecco quindi che noi abbiamo optato per del sale "verde" aromatizzato con prezzemolo, erba cipollina, basilico e timo, la cuginetta invece ha fatto il sale "arancione", aromatizzandolo con paprika, curry e un pizzico di peperoncino.  
Peccato non aver fatto una foto alle due cuginette mentre preparavano il sale... erano molto concentrate nell'aggiungere i vari ingredienti nella grande ciotola dove avevano versato il sale: mescolavano, mescolavano, mescolavano... e io mi divertivo a guardarle: sembravano delle piccole "streghette" intente a preparare una pozione magica!!! 

Veniamo ora alla confezione: ho acquistato dei vasetti di vetro all'IKEA...
vasetti vuoti
... riempiti con il sale aromatizzato e coperto il tappo con un quadrato di tela di iuta che ho chiuso con un nastrino verde (... sale verde... nastrino verde!).
vasetto pieno
Ho preso poi dei centrini in tulle dove ho avvolto i confetti facendo tipo un "fagottino", tale fagottino l'ho poi racchiuso in una striscia lunga e stretta di iuta, così da richiamare la decorazione del tappo.
 confetti su tela iuta
Ho chiuso il tutto con un pezzetto di spago dove avevo arrotolato una foto delle due bimbe in cui stanno facendo il pane (la stessa foto usata per i biglietti), la foto riportava anche la scritta 
"Buona cosa è il sale, ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri" Mc 9,50
interno biglietto
Per ultimo ho legato il fagottino al vasetto di vetro, fatto un fiocchetto e attaccato una margheritina bianca. 
A lavoro ultimato poi mi sono accorta che non avevo scritto da nessuna parte gli ingredienti con cui avevo aromatizzato il sale (sigh!) ... così ho scritto un foglietto di carta che ho inserito dentro al rotolino della foto (lo si può vedere... con i bordi colorati di verde...).

bomboniera finita
Le bomboniere della cuginetta variavano solo nel colore (e nel sapore...): il sale era di un colore giallo/arancio, il nastrino arancione e la margheritina era gialla!
Devo dire che sono molto piaciute!
E voi... che mi dite?
Ah... ultima cosa... abbiamo preparato anche dei sacchettini di confetti da dare ad amici e conoscenti... 
 sacchettini finiti
Il tutorial per realizzarli lo potete trovare sul blog MAM

Questo post partecipa alla raccolta di Ispirazioni & Co che, per il mese di settembre 2017 , ha per tema "In cucina"

domenica 24 maggio 2015

PRIMA COMUNIONE: INIZIAMO CON I DECORI PER LA TAVOLA!

Venti giorni che non pubblico qualcosa sul mio amato blog!!!
Sappiate però che sono giustificata: sono stata molto impegnata con la Prima Comunione della mia piccoletta che si è svolta Domenica 17 maggio.
Essendo poi anche la catechista di quei meravigliosi 26 bambini che domenica scorsa hanno raggiunto questo importante traguardo, le ultime settimane sono state ricche di incontri formativi  con loro e le loro famiglie, inoltre ho preparato anche il necessario per la cerimonia.
Metteteci poi (ultimo ma non meno importante...) che il papi si è rotto il tendine d'achille un paio di settimane fà!
Ecco... quest'ultimo è stato un vero guaio, prima di tutto per lui: dopo essere stato operato ora è a casa ma dovrà tenere il gesso fino ai primi di giugno, inoltre non può appoggiare il piede a terra... si muove con le stampelle ma ovviamente gli spostamenti sono molto limitati. La riabilitazione poi non si preannuncia più facile: già gli è stato detto che una volta tolto il gesso, per un altro mese non potrà appoggiare il piede a terra! 
E' proprio in momenti come questi che ti accorgi che questi "poveri mariti", che noi accusiamo spesso di "non aiutarci abbastanza o di fare sempre troppo poco", in realtà di cose ne fanno eccome: ora che devo fare io anche quello che prima faceva lui, dire che in questo periodo sono un po' sotto pressione è un eufemismo!!!
Torniamo però alla Prima Comunione!
La giornata è stata splendida, la cerimonia molto emozionante, i bambini erano stupendi... tutto bellissimo!
Vi faccio vedere delle decorazioni floreali da mettere sui tavoli che ho preparato per il rinfresco organizzato dalla parrocchia e successivamente per il ristorante...
Ho raccolto i fiori che avevo in giardino: calle, rose, calendula...
fiori in sacchetto x prima comunione4
... ho inserito i fiori, una spiga e qualche rametto di edera in pezzetti di spugna per fioristi...
fiori in sacchetto x prima comunione3
... ho poi messo il pezzetto di spugna (ovviamente zuppa d'acqua), dentro ad un sacchettino di plastica per alimenti...
fiori in sacchetto x prima comunione2
... il tutto poi l'ho inserito dentro ad un sacchetto di carta, quelli che vengono usati anche per il pane.
Ho chiuso il sacchetto con un nastrino di rafia...
fiori in sacchetto x prima comunione
... et voilà:  ecco delle coloratissime composizioni floreali che son servite per abbellire i tavoli!

fiori in sacchetto x prima comunione5
Come centro tavola ecco invece cosa ho preparato:
 centrotavola prima comunione spighe e farine3
... un vaso di vetro riempito con farina bianca, farina integrale e farina gialla a strati, in modo da creare l'effetto simile a quello delle bottiglie di vetro riempite con la sabbia colorata, dentro ho infilato un bel mazzo di spighe!!!
centrotavola prima comunione spighe e farine
Ho preparato anche i segnaposti... niente di particolare perchè il tempo che avevo a disposizione era davvero poco:  dei cartoncini bianchi piegati a "L" in modo che stiano in piedi, i bordi li ho arrotondati con una fustella e per le donne ho aggiunto un decoro floreale fatto con un perforatore  per carta. Ho poi colorato i bordi con i tamponi di inchiostro per timbri...
Per un segnaposto mi sono impegnata in maniera particolare: per il "papi" infortunato un segnaposto esclusivo!!!
segnaposti comunione
Ci vediamo tra qualche giorno per farvi vedere le bomboniere che ho preparato sempre per questa occasione!

Questo post partecipa alla raccolta di Ispirazioni & Co che, per il mese di settembre 2017 , ha per tema "In cucina"