lunedì 4 maggio 2015

UN LIBRO AL MESE: "PER DIECI MINUTI"

Questo mese ho scelto un libro di Chiara Gamberale: "Per dieci minuti".
per dieci minuti 
Non avevo ancora letto nulla di questa scrittrice anche se da tempo mi riproponevo di prendere in mano un suo libro.
Io sono sempre molto scettica quando si tratta di scrittrici donne... di poche apprezzo il modo di scrivere: o sono troppo "mielose" e con una scrittura talmente densa di particolari da farti perdere il senso del racconto e il filo del discorso oppure, quasi come una specie di rivalsa sull'uomo, scrivono in un modo troppo "massacrante" e irriverente!
Ecco... Chiara Gamberale mi è piaciuta: una "penna semplice" e tuttavia incisiva, discorsi brevi e ben articolati in grado di "catturare" il lettore ed "immergerlo" dentro al racconto.

La storia è quella di una donna (Chiara)  lasciata dal marito, uomo con il quale è cresciuta e stava da 18 anni, uomo da cui è totalmente dipendente. Nel libro la protagonista non nomina mai il suo nome: si limiterà a chiamarlo "Mio Marito", sempre citandolo con le "M" maiuscole, che già fa pensare ad una dipendenza da uno status più che da una persona... è proprio quella persona che le manca o le manca il legame con una persona con la quale condividere la vita, le responsabilità, le esperienze positive e negative, le sensazioni di tutti i giorni? Mah...!!!
Comunque, Chiara viene lasciata dal marito (con una telefonata), nello stesso periodo perde anche il lavoro e si ritrova a vivere in una casa che non le piace e in una città che non conosce... e pensare che si erano trasferiti lì proprio perchè il Marito aveva insistito.
Certo non si può dire che per lei sia un periodo facile e felice... e nel libro questa malinconia, tristezza, depressione, "e perchè capitano tutte a me..." si legge tutta!
La sua psicanalista le propone di fare un gioco: per un mese, per 10 minuti al giorno, dovrà fare una cosa che non ha mai fatto in vita sua... 10 minuti di una cosa nuova, 10 minuti al giorno per andare fuori dagli schemi, 10 minuti per scoprire che la vita non è solo quella a cui si è abituata!
Il libro è proprio il racconto di questi 10 minuti giornalieri, una sorta di diario lungo un mese che, tuttavia, non pone l'attenzione tanto sul significato delle varie attività svolte dalla protagonista in questi 10 minuti ma sugli effetti che provocano su di lei.
Man mano che i giorni passano, questi "10 minuti" la aiuteranno ad allargare i suoi orizzonti, ad accettare dalla vita anche i cambiamenti e a scoprire che il cambiamento non sempre è negativo ma può invece essere un'opportunità.

Il libro si legge in fretta, è scorrevole e lo definirei anche "curioso", perchè ti spinge a voler scoprire cosa farà la protagonista in quei famosi 10 minuti di ogni giorno.
Offre degli interessanti spunti di riflessione e alcune frasi mi hanno particolarmente colpito, ne cito alcune:
"Quant'è assurda la vita, quando non tocca a noi."
Detta quando, dopo aver assistito alla discussione della tesi di laurea di una sua amica, si ferma a sentire anche la discussione di una ragazza del tutto estranea: l'emozione che l'aveva colta sentendo parlare la sua amica lascia posto ad una totale indifferenza quando a parlare è la sconosciuta... e trovo la frase azzeccatissima perchè è proprio vero che le cose non vissute da noi direttamente ci paiono così insignificanti, appunto assurde!
"I posti, proprio come le persone, si accendono e rivelano di essere al mondo non solo perchè c'è spazio, ma perchè hanno un senso, solo quando siamo disponibili a capirlo. Quando abbiamo bisogno di loro."
Questo lo dice quando, per cercare un negozio, si accorge che in realtà tale negozio è proprio vicino a casa sua, sulla strada che percorre tutti i giorni... solo che, non avendo mai bisogno di acquistare nulla, nemmeno si era accorta della sua presenza. Spesso succede la stessa cosa anche con le persone.
"Quando fanno qualcosa per noi, gli altri ci consegnano o in realtà ci tolgono un'occasione?"
Questa è una frase che mi ha fatto pensare parecchio: quale delle due? 
Personalmente credo più la seconda... certo fa piacere se qualcuno ti da una mano facendo delle cose al posto tuo, ma così si rischia di dipendere da quella persona. Meglio un aiuto in modo che la volta successiva si possa fare da soli.

"E' davvero perverso l'amore: quando c'è, parli con una sola persona di tutte le altre. Quando entra in crisi, parli con tutte le altre di una sola persona." 
Quant'è vero!!! 
Due innamorati parlano insieme di tutto e di tutti, ma quando l'innamorato non c'è, si parla solo ed esclusivamente di lui e della propria situazione con chiunque ci capiti a tiro... diventando a volte davvero pesanti!

Consiglio la lettura di questo libro, specialmente a chi si trova in una situazione simile a quella della protagonista: può essere da spunto per vedere le cose da un'angolazione diversa.
Io ho già in mente una persona a cui senz'altro lo presterò.

Per quanto riguarda il segnalibro: ho usato l'ultimo segnalibro che ho fatto e che vi avevo mostrato in questo post
Ovviamente questo libro si aggiunge ai libri letti nella mia 2015 Reading challenge (ne avevo parlato QUI), ed in particolare ha "soddisfatto" la categoria "Un libro con un numero nel titolo".
Alla prossima... e buona lettura a tutti!

4 commenti:

  1. Ciao!!!! Come saprai adoro leggere e questo romanzo è già in lista da un po'! Ora che ne hai parlato così bene, mi darò una mossa ad acquistarlo! Ciao!!!

    RispondiElimina
  2. Ciao!!!! Come saprai adoro leggere e questo romanzo è già in lista da un po'! Ora che ne hai parlato così bene, mi darò una mossa ad acquistarlo! Ciao!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Cristina, poi fammi sapere cosa ne pensi! Un bacio

      Elimina
  3. Ciao, ho scoperto per caso il tuo blog..ho letto anch'io questo libro e pure per me è stata una lettura piacevole e con molti spunti di riflessione..Complimenti per questa rubrica!
    Baci, Cri

    RispondiElimina

Scrivimi... mi fa molto piacere sapere quello che pensi!